argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo e di obbligo di ripescaggio, il datore di lavoro non è tenuto a creare nuove posizioni o a modificare l’organizzazione aziendale per conservare il posto al lavoratore, ma deve dimostrare solo l’assenza di posti liberi compatibili con la professionalità del dipendente, poiché, una volta emersa la prova della soppressione del posto, il giudice non può imporre al datore di lavoro di mantenere una posizione anche inferiore, dal momento che si sostituirebbe all’imprenditore nel compito di organizzare l’azienda.
» visualizza: il documento (Cass. 20 gennaio 2025, n. 1364, ord.. )
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V. Cass. 20 giugno 2024, n. 17036, ord., pubblicata su questo Sito, per cui, “in tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo e di ripescaggio, non si può chiedere al datore di lavoro una attività formativa”. V. anche Cass. 4 marzo 2021, n. 6085, pubblicata su questo Sito, per cui, “in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, nonostante la nuova stesura dell’art. 2103 cod. civ., non è possibile il ripescaggio di medico nelle mansioni dell’assistente sanitario, per la loro completa eterogeneità”.
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