Variazioni su Temi di Diritto del LavoroISSN 2499-4650
G. Giappichelli Editore

07/08/2020 - La possibile, duplice interpretazione di un testo negoziale e la deduzione del vizio nel giudizio di legittimità.

argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione

In tema di sindacato sull'interpretazione dei contratti, la parte che abbia proposto una delle opzioni ermeneutiche possibili di una clausola contrattuale, non può contestare in sede di giudizio di legittimità la scelta alternativa alla propria effettuata dal giudice del merito. Infatti, in tema di ermeneutica contrattuale, l'accertamento della volontà delle parti in relazione al contenuto del negozio si traduce in una indagine di fatto, affidata al giudice di merito e censurabile in sede di legittimità solo nell'ipotesi di violazione dei canoni legali di interpretazione contrattuale degli artt. 1362 ss. cod. civ.. Il ricorrente per cassazione deve non solo fare esplicito riferimento alle regole legali di interpretazione mediante specifica indicazione delle norme violate e ai principi in esse contenuti, ma, altresì, precisare in quale modo e con quali considerazioni il giudice del merito si sia discostato dai richiamati canoni legali.

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Il principio è consolidato (v. Cass. 15 novembre 2017, n. 27136). Nel caso di specie, l’interpretazione era incerta, poiché, in un contratto di natura fiduciaria relativa a un lavoratore a supporto di un organo collegiale, si era prevista l’estinzione del rapporto alla fine della legislatura e si discuteva se dovesse essere considerata quella naturale o quella effettiva. Di fatto, era difficile, se non impossibile motivare sulla violazione dei criteri di interpretazione.