argomento: Giurisprudenza - Corte di Merito
E’ discriminazione indiretta non prorogare il rapporto a tempo determinato di una lavoratrice in congedo per maternità.
» visualizza: il documento (Trib. Pesaro 7 gennaio 2020, decr.)Articoli Correlati: discriminazione - discriminazione indiretta - lavoratrice madre
La decisione è assurda; non solo non vi è alcun diritto alla proroga e, sul punto, non si ravvisa un potere del datore di lavoro, ma piena autonomia contrattuale, ma la proroga funzionale a garantire (con significativi costi del datore di lavoro) una prestazione previdenziale aggiuntiva sarebbe stata ai limiti del reato, con ingiustificati costi per il sistema pubblico di sicurezza sociale.