argomento: Giurisprudenza - Giurisprudenza Amministrativa
A prescindere dalla volontarietà del comportamento, la presentazione in una procedura di selezione comparativa di due scritti di cui il candidato non era l’autore (per un errore dell’editore) giustifica l’esclusione, a prescindere dalla cosiddetta prova della resistenza e, cioè, dal fatto che i punteggi non siano stati decisivi.
» visualizza: il documento (Tar Lazio, sezione terza, 24 gennaio 2020, n. 965)Articoli Correlati: concorso pubblico
Non si capisce come sia stata possibile la presentazione di opere altrui e come l’errore possa essere stato dell’editore. Per quanto discutibile sul piano di stretta interpretazione, la decisione è conforme a giustizia sostanziale.