argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Poiché l’accertamento tributario ha portata presuntiva, il contribuente deve resistere per evitare il suo consolidamento nell’ordinamento. Se l’Inps lo invoca per suffragare la pretesa contributiva, l’accertamento è prova sufficiente ove non vi siano prove di segno contrario. In particolare, la definizione agevolata della controversia tributaria rende l’accertamento idoneo a fondare la pretesa contributiva, perché devono essere ravvisate presunzioni gravi, precise e concordanti a fondamento dei rilievi mossi dall’Inps.
» visualizza: il documento (Cass. 18 settembre 2019, n. 23301)Articoli Correlati: accertamento di natura fiscale - Mezzi di prova - giudizi previdenziali
Motivata con molto scrupolo, la decisione è ragionevole, soprattutto perché consente la prova contraria, in sede previdenziale, degli esiti dell’accertamento fiscale. Se tale prova manca, si deve dare spazio all’accertamento fiscale e, a maggiore ragione, alla successiva definizione agevolata della lite fiscale.