argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Qualora, in sede di indagini preliminari dirette ad accertare la commissione di un illecito disciplinare, il datore di lavoro riceva la spontanea confessione da parte del lavoratore, non si verifica alcuna violazione dell'art. 7 St. lav. in ordine alla preventiva contestazione dell'addebito, atteso che detto atto presuppone la conoscenza dei fatti e l'individuazione del soggetto cui attribuirli e non può precedere, ma solo seguire il compimento e la valutazione degli accertamenti preliminari; l'avvio delle indagini preliminari, nel corso delle quali sia convocato il lavoratore, non integra l'inizio del procedimento disciplinare.
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V. Cass. 20 gennaio 2003, n. 772.