argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Qualora sia ravvisata la violazione dell’art. 29, primo comma, del decreto legislativo n. 276 del 2003 e il committente sia condannato a versare i premi assicurativi e i contributi previdenziali, dall’importo dovuto deve essere defalcato quanto pagato dal soggetto interposto, ai sensi dell’art. 1180 cod. civ. e dell’art. 27 del decreto legislativo n. 276 del 2003.
» visualizza: il documento (Cass. 8 luglio 2019, n. 18278, ord.)Articoli Correlati: appalto illecito - efficacia satisfattiva - soggetto interposto
Il principio è fondato ed è noto; infatti, “assume rilievo il pagamento dei contributi dovuti all'ente previdenziale effettuato dall'impresa appaltatrice per i lavoratori dalla stessa apparentemente impiegati, tale che, in applicazione dell'art. 1180 cod. civ., la somma all'uopo dovuta dal committente deve essere decurtata dalla somma versata dall'appaltatrice allo stesso titolo, in quanto avente efficacia satisfattiva rispetto all'obbligo contributivo gravante sul committente” (v. Cass. 30 luglio 2013, n. 18261).