argomento: Giurisprudenza - Giurisprudenza Amministrativa
In una procedura di selezione pubblica propedeutica alla stipulazione di un contratto di appalto, la verifica del costo della manodopera mira ad accertare la sua congruità non sulla base dell’affermato rispetto delle garanzie retributive dei lavoratori, ma sulla scorta delle caratteristiche specifiche dell’impresa, con la considerazione del numero di lavoratori impiegati, dell’inquadramento e dell’orario. Pertanto, non può essere valutato solo il parametro delle indicazioni dell’Associazione nazionale costruttori edili, che, se può costituire un utile riferimento perché siano corroborate le valutazioni di congruità del costo del lavoro, quale canone riferito a dati generali e aggregati, non può costituire l’unico fondamento dell’analisi condotta dall’appaltante.
» visualizza: il documento (Tar Campania, Salerno, sezione prima, 8 aprile 2021, n. 867. )
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La sentenza è meritoria, poiché sottolinea la complessità delle valutazioni della stazione appaltante a proposito del costo della manodopera. Così, si discosta dalla posizione spese semplificatoria della giurisprudenza amministrativa. Sulla Rivista, nel quarto fascicolo del 2018, l’ottavo in totale, v. Davide Tardivo, Contrattazione collettiva e anormalità dell’offerta nel nuovo Codice dei contratti pubblici.
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