argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
In tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, gli artt. 10 e 11 del d. P. R. n. 1124 del 1965 devono essere interpretati nel senso per cui l’accertamento incidentale in sede civile del fatto che costituisce reato, sia nel caso di azione proposta dal lavoratore per la condanna del datore di lavoro al risarcimento del cosiddetto danno differenziale, sia nel caso dell’azione di regresso proposta dall’Inail, deve essere condotto secondo le regole comuni della responsabilità contrattuale, anche in ordine all’elemento soggettivo della colpa e al nesso causale tra fatto ed evento dannoso (principio di diritto enunciato in motivazione).
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La sentenza è di grande importanza per il suo taglio sistematico e la ricca motivazione e merita una attenta riflessione, che si vuole proporre per la Rivista.