Variazioni su Temi di Diritto del LavoroISSN 2499-4650
G. Giappichelli Editore

19/03/2019 - Il peggioramento delle condizioni retributive non è discriminazione per età.

argomento: Giurisprudenza - Corte di Giustizia

L’art. 2, paragrafo 2, lett. b), della direttiva 2000 / 78 / Ce del Consiglio del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, deve essere interpretato nel senso per cui una misura che, a partire da una determinata data, prevede l’applicazione, al momento dell’assunzione di nuovi insegnanti, di una tabella salariale e di un inquadramento retributivo meno favorevoli di quelli applicati, ai sensi di una normativa precedente, nel caso di insegnanti assunti prima di tale data non costituisce una discriminazione fondata sull’età (principio di diritto ricavato dalla decisione).

» visualizza: il documento (Corte di giustizia, sezione seconda, 14 febbraio 2019, C. – n. 154 del 2018, Sig. Horgan e altri c. Minister for education and skills.) scarica file

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Si legge nella motivazione: “l’unico criterio pertinente ai fini dell’applicazione delle nuove norme in materia di tabella salariale e inquadramenti retributivi è la qualità di ‘dipendente pubblico neoassunto dall’1 gennaio 2011’, indipendentemente dall’età del dipendente pubblico al momento della sua assunzione. Pertanto, tale criterio, che subordina l’applicazione delle nuove norme alla sola data di assunzione quale elemento obbiettivo e neutro, è (…) estraneo a ogni considerazione relativa all’età delle persone assunte”. Non si dice nulla sul fatto che, in media e in modo di intuitiva evidenza, le persone assunte dopo sono anche più giovani.