argomento: Giurisprudenza - Corte di Merito
E’ lavoratore subordinato e non a domicilio la persona detenuta che espleti la sua attività a favore di una impresa cooperativa che operava in carcere con suoi supervisori, secondo turni predeterminati e in capannoni a essa dati in comodato dall’amministrazione penitenziaria.
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Il caso è singolare, ma la decisione è convincente. Il rapporto non aveva le caratteristiche del lavoro a domicilio. Prima della stipulazione del contratto, il periodo addestrativo è stato considerato di tirocinio.