argomento: Giurisprudenza - Corte di Merito
Persino l’amministratore unico di una società e può essere dipendente, qualora si dimostri l’esercizio nei suoi confronti dei poteri propri del datore di lavoro e che la nomina ad amministratore sia stata simulata, senza il riconoscimento di effettivi poteri.
» visualizza: il documento (App. Roma 2 aprile 2019)Articoli Correlati: amministratore unico - lavoro subordinato
La sentenza lascia dei dubbi, poiché non è chiaro come possa essere simulata la nomina di un amministratore unico, comunque titolare di tutti i poteri di amministrazione e di rappresentanza. La pronuncia ribatte in fatto che i poteri sarebbero stati esercitati da una altra persona fisica, ma, se anche questa avesse dato direttive incisive, come certo è possibile, i poteri di rappresentanza e di amministrazione rimanevano dell’amministratore unico, il quale non era obbligato a seguire le direttive. Né la motivazione fa riferimento a un metus esercitato nei confronti dell’amministratore stesso. Questo rende la decisione poco convincente e, comunque, ellittica.