Variazioni su Temi di Diritto del LavoroISSN 2499-4650
G. Giappichelli Editore

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Nullità di protezione e contratto di lavoro: una convergenza apparente (di Luca Ratti (Associate Professor di Diritto del lavoro Europeo e comparato, Università del Lussemburgo))


Il tema delle nullità di protezione sollecita la riflessione in ordine al modo di atteggiarsi delle invalidità nel diritto del lavoro, specie quelle negoziali. Nel saggio sono esplorate le convergenze tra modello civilistico e nullità lavoristiche, per evidenziarne l’impossibile sovrapposizione.

Protective nullity and the contract of employment: an apparent convergence

The topic of protective nullity stimulates a reflection on how invalidities function in private law and labour law. In the essay the convergences between the two models are analysed, with the aim of underlining the inherent contradiction.

1. Introduzione Nel tracciare le caratteristiche principali del processo di affrancamento del diritto del lavoro rispetto al diritto dei contratti, osservava Francesco Santoro Passarelli che «la specialità del diritto del lavoro» consiste nella prevalenza della funzione protettiva dei prestatori di opere in forma subordinata, dato che «storicamente e nella sua essenza profonda il diritto del lavoro si è formato ed è posto per questa tutela, corrispondente ad una specifica esigenza di protezione e difesa di chi deve lavorare alle dipendenze altrui per guadagnarsi la vita». Appartiene infatti alla stessa ragion d’essere della materia «il motivo di tutela dei lavoratori, che si svolge dalle prime leggi protettive fino alla norma costituzionale sul diritto di sciopero, non è del resto se non una speciale e complessa versione del principio di tutela del contraente più debole e più ancora dei principi di effettiva libertà e concreta eguaglianza, oggi garantite dalla Costituzione e specialmente dall’art. 3» [1]. In quel processo di affrancamento, anche di recente definito come di reciproca osmosi, si riconosce al diritto del lavoro un ruolo di avanguardia e sperimentazione [2]. Ciò ha portato sovente la dottrina a interrogarsi circa la biunivoca influenza – o di contro indifferenza – tra diritto civile inteso quale diritto primo e diritto (speciale) del lavoro [3]. Pur non esaurendone le rationes – sul piano storico come su quello dogmatico – la prospettiva della tutela del lavoratore quale parte debole del rapporto presenta numerosi tratti di convergenza rispetto alla tecnica delle nullità di protezione, sempre più diffusa nei rapporti che coinvolgono consumatori o altri soggetti non professionali, nullità disposte dall’ordinamento a protezione della parte più debole di un contratto, secondo un modello che segue regole sue proprie in punto a legittimazione, effetti, rilevabilità, sanatoria, discostandosi alquanto da quello delineato dagli artt. 1418 e seguenti c.c. Nel saggio si riflette questo dialogo a distanza, fra la categoria delle nullità di protezione e le invalidità tipiche della disciplina del diritto del lavoro, utile a comprendere se l’inclusione di queste ultime in tale categoria sia conforme ai caratteri propri delle tecniche di tutela lavoristiche. Definiti i caratteri distintivi delle nullità di protezione, sarà esaminata l’attitudine del diritto del lavoro a rispondere all’asimmetria di potere mediante fissazione di norme imperative o inderogabili e corrispondente diffusione di nullità, per lo più virtuali, poste a tutela del lavoratore nell’esecuzione del rapporto. Lo sguardo sarà poi ampliato a considerare la più [continua..]

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