Variazioni su Temi di Diritto del LavoroISSN 2499-4650
G. Giappichelli Editore

06/05/2020 - I ricercatori universitari e l’abilitazione scientifica nazionale.

argomento: Giurisprudenza - Giurisprudenza Amministrativa

Si chiede alla Corte di giustizia se la clausola 4 dell’accordo quadro della direttiva 28 giugno n. 1999 / 70 / Ce, direttiva del Consiglio relativa relativa all’accordo quadro Ces, Unice e Ceep sul lavoro a tempo determinato, letta insieme agli artt. 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e anche alla luce dei principi di equivalenza e di effettività, osti a una normativa nazionale, quale quella degli artt. 24, commi quinto e sesto, della legge n. 240 del 2010, che riconosce ai ricercatori a tempo determinato dell’art. 24, comma terzo, lett. b), che abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale dell’art. 16 della medesima legge, e ai ricercatori a tempo indeterminato, che parimenti abbiano conseguito la predetta abilitazione, in via rispettiva il diritto e la possibilità (implementata con l’assegnazione di apposite risorse) di essere sottoposti (i primi alla scadenza del contratto, i secondi fino al 31 dicembre 2021), a una apposita procedura di valutazione per la chiamata nel ruolo dei professori associati, mentre nessun diritto, né possibilità analoghi sono riconosciuti ai ricercatori a tempo determinato dell’art. 24, comma terzo, lett. a), in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale, malgrado siano lavoratori chiamati a svolgere, tutti in via indistinta, identiche mansioni (principio di diritto ricavato dalla decisione).

» visualizza: il documento (Cons. Stato, sezione sesta, 10 aprile 2020, n. 2376, ord.) scarica file

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Non resta se non attendere la decisione della Corte di giustizia. Il quesito è chiarissimo.