Variazioni su Temi di Diritto del LavoroISSN 2499-4650
G. Giappichelli Editore

22/07/2025 - La delega al Governo per il recepimento delle direttive della Unione europea e per l’attuazione degli altri atti della Unione europea (legge di delegazione europea 2024).

argomento: Giurisprudenza - Note di Commento

Sulla Gazzetta ufficiale n. 145 del giorno 25 giugno 2025 è stata pubblicata la legge n. 13 giugno 2025, n. 91, recante la “delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea” (c. d. legge di delegazione europea 2024), in vigore dal giorno 10 luglio 2025.

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Keywords: legge di delegazione europea - piattaforme digitali - disabilità - trasporto su strada

di Avv. Valentina Zaccarelli

  1. La delega al Governo per il recepimento delle direttive della Unione europea e per l’attuazione degli altri atti della Unione europea.

 

La legge n. 91 del 2025 ha conferito al Governo italiano la delega volta all’adozione sia di decreti legislativi per “l’attuazione e il recepimento degli atti dell’Unione europea di cui agli articoli da 4 a 29 della presente legge e all’annesso allegato A” (art. 1) sia di disposizioni recanti “sanzioni penali o amministrative per le violazioni di obblighi contenuti in direttive europee recepite in via regolamentare o amministrativa ovvero in regolamenti della Unione europea pubblicati alla data di entrata in vigore della presente legge, per le quali non siano già previste sanzioni penali o amministrative” (art. 2).

Inoltre, la legge n. 91 del 2025 ha previsto la istituzione, presso il Ministero della salute, di un “tavolo tecnico a fini ricognitivi avente ad oggetto la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 3 marzo 2022, nella causa C – 590 / 20” (art. 3).

 

  1. La delega al Governo per il recepimento delle direttive della Unione europea e per l’attuazione degli altri atti della Unione europea in materia giuslavoristica e in altre materie di interesse.

 

Tra gli atti della Unione europea che devono essere recepiti dal Governo italiano per il tramite della delega contenuta nella legge n. 91 del 2025 spicca la direttiva UE 2024 /2831 del Parlamento europeo e del Consiglio in data 23 ottobre 2024, relativa al “miglioramento delle condizioni di lavoro nel lavoro mediante piattaforme digitali” (art. 11). In particolare, nel recepimento della predetta direttiva, il Governo dovrà osservare anche questi principi e criteri direttivi specifici: “c) individuare procedure adeguate ed efficaci per verificare e garantire la determinazione della corretta situazione occupazionale delle persone che svolgono un lavoro mediante piattaforme digitali; (…) e) modulare le tutele previdenziali dei lavoratori attraverso la loro riconduzione alla disciplina del lavoro autonomo o subordinato, prevedendo i necessari adattamenti normativi; (…) h) apportare alla normativa vigente e, in particolare, al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, le modifiche e le integrazioni necessarie per la tutela in materia di sicurezza e salute dei lavoratori delle piattaforme digitali, anche con riferimento all’individuazione di misure di prevenzione contro la violenza e le molestie tramite canali di segnalazione efficaci” (primo comma dell’art. 11).

Altresì, il Governo italiano dovrà recepire la direttiva UE 2024 / 2841 del Parlamento europeo e del Consiglio in data 23 ottobre 2024, che istituisce la carta europea della disabilità e il contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità (art. 17).

Infine, il Governo italiano dovrà adeguare la normativa nazionale, tra l’altro, alle disposizioni del regolamento CE 2009 / 1071 del Parlamento europeo e del Consiglio in data 21 ottobre 2009, che stabilisce norme comuni sulle condizioni da rispettare per l’esercizio dell’attività di trasportatore su strada (abrogando la direttiva 96 / 26 / CE del Consiglio), nonché alle disposizioni del regolamento UE 2020 / 1055 del Parlamento europeo e del Consiglio in data 15 luglio 2020, che modifica i regolamenti CE 2009 / 1071, CE 2009 / 1072 e UE 2012 / 1024 per adeguarli alla evoluzione del trasporto su strada (art. 20).

 

  1. Osservazioni finali.

 

Per provvedere all’adozione di disposizioni recanti sanzioni penali o amministrative, il Governo italiano ha tempo diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge n. 91 del 2025, vale a dire, dal giorno 10 luglio 2025 (art. 2).