Variazioni su Temi di Diritto del LavoroISSN 2499-4650
G. Giappichelli Editore

23/04/2024 - Le nuove disposizioni di riforma dell’ordinamento giudiziario, di adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, di ordinamento, organizzazione, disciplina, eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati, nonché di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura.

argomento: Giurisprudenza - Note di Commento

Sulla Gazzetta n. 81 del giorno 6 aprile 2024 è stato pubblicato il decreto legislativo 28 marzo 2024, n. 44, recante “attuazione della legge 17 giugno 2022, n. 71, recante deleghe al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, nonché' disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura”.

» visualizza: il documento (decreto legislativo 28 marzo 2024, n. 44) scarica file

Articoli Correlati: ordinamento giudiziario - ricollocamento - Consiglio superiore della magistratura - magistrati

di Avv. Valentina Zaccarelli

  1. La delega al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario, per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, per l’ordinamento, la organizzazione, la disciplina, la eleggibilità e il ricollocamento in ruolo dei magistrati, nonché per la costituzione e il funzionamento del Consiglio superiore della magistratura.

 

La legge n. 71 del 2022, recante “deleghe al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura”, aveva previsto, tra l’altro, la delega al Governo per l’adozione, entro il giorno 31 dicembre 2023, di uno o di più decreti legislativi recanti disposizioni finalizzate alla trasparenza e alla efficienza dell’ordinamento giudiziario, in relazione: a) alla revisione dell’assetto ordinamentale della magistratura, con specifico riferimento alla necessità di rimodulare, secondo principi di trasparenza e di valorizzazione del merito, i criteri di assegnazione degli incarichi direttivi e semidirettivi, di rivedere il numero degli incarichi semidirettivi e di ridefinire, sulla base dei medesimi principi, i criteri di accesso alle funzioni di consigliere di cassazione e di sostituto procuratore generale presso la Corte di cassazione, nonché alla riforma del procedimento di approvazione delle tabelle organizzative degli uffici giudicanti; b) alla razionalizzazione del funzionamento del consiglio giudiziario, con riferimento alla necessità, di assicurare la semplificazione, la trasparenza e il rigore nelle valutazioni di professionalità; c) alla modifica dei presupposti per l’accesso in magistratura dei laureati in giurisprudenza; d) al riordino della disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili.

Il decreto legislativo n. 44 del 2024 si occupa proprio della riforma dell’ordinamento giudiziario, dell’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, dell’ordinamento, della organizzazione, della disciplina, della eleggibilità e del ricollocamento in ruolo dei magistrati, nonché della costituzione e del funzionamento del Consiglio superiore della magistratura.

 

  1. La riforma dell’ordinamento giudiziario, dell’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, dell’ordinamento, della organizzazione, della disciplina, della eleggibilità e del ricollocamento in ruolo dei magistrati, nonché della costituzione e del funzionamento del Consiglio superiore della magistratura.

 

Nel dettaglio, il decreto legislativo n. 44 del 2024 apporta diverse modificazioni:

  • al regio decreto n. 12 del 1941 (art. 1), in materia di “ordinamento giudiziario”;
  • al decreto legislativo n. 25 del 2006 (art. 2), recante “istituzione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei consigli giudiziari (…)”;
  • al decreto legislativo n. 26 del 2006 (art. 3) recante “istituzione della Scuola superiore della magistratura, nonché disposizioni in tema di tirocinio e formazione degli uditori giudiziari, aggiornamento professionale e formazione dei magistrati (…)”;
  • al decreto legislativo n. 106 del 2006 (art. 4), recante “disposizioni in materia di riorganizzazione dell'ufficio del pubblico ministero (…)”;
  • al decreto legislativo n. 160 del 2006 (art. 5), recante “nuova disciplina dell’accesso in magistratura, nonché in materia di progressione economica e di funzioni dei magistrati (…)”;
  • al decreto legge n. 69 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 98 del 2013 (art. 6), recante “disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”.