argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
La dichiarazione di fatti a sé sfavorevoli resa dal datore di lavoro in un verbale ispettivo non ha valore di confessione stragiudiziale con piena efficacia probatoria nel rapporto processuale, ma costituisce prova apprezzabile in modo libero dal giudice in quanto, pure agendo quale organo della pubblica amministrazione, l’ispettore non la rappresenta in senso sostanziale, e, quindi, non è il destinatario degli effetti favorevoli; inoltre, è assente l'animus confitendi, poiché è una dichiarazione resa in funzione degli scopi dell'inchiesta.
» visualizza: il documento (Cass. 2 marzo 2022, n. 6825, ord.. )Articoli Correlati: confessione - verbale ispettivo - libero apprezzamento del giudice - animus confitendi
Il principio di diritto è equilibrato e noto (v. Cass. 7 settembre 2015, n. 17702).