argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione

I rapporti di lavoro instaurati dagli istituti tecnici con i dipendenti delle aziende annesse non sono di lavoro privato, ma rapporti di pubblico impiego, assoggettati al decreto legislativo n. 165 del 2001.

» visualizza: il documento (Cass. 1 dicembre 2020, n. 27424. )

Articoli Correlati: rapporto dipendente - istituto tecnico

Il caso è meno inconsueto di quanto si potrebbe ritenere e la soluzione è convincente, sebbene urti contro la convinzione diffusa fra gli istituti tecnici. Infatti, si è detto, “l'attività imprenditoriale svolta da un ente pubblico non economico conserva (a prescindere dalla sussistenza di finalità speculative) la natura pubblicistica quando si svolge nell'ambito dell'organizzazione tipica e fondamentale dell'ente con gli strumenti propri dell'azione amministrativa, mentre acquista natura privatistica solo nel caso in cui, per il suo esercizio, l’ente pubblico si avvalga di una organizzazione distinta e separata dalla struttura pubblicistica, dotata di autonomia gestionale, finanziaria, contabile e patrimoniale; quindi, il rapporto di lavoro con i dipendenti ha natura pubblicistica o privatistica a seconda che si svolga in funzione di una attività dell'una o dell'altra natura. Con riguardo a prestazioni lavorative, non solo sporadiche od occasionali, rese a favore di un ente pubblico non economico, la configurabilità del rapporto di pubblico impiego non trova ostacolo nella manualità delle mansioni o nella temporaneità dei rapporti e nel loro assoggettamento a disciplina sostanziale di origine contrattuale, in quanto, in difetto di espressa qualificazione legislativa, la natura pubblica o privata del rapporto di lavoro dipende dalla qualità del datore di lavoro (ente pubblico non economico o meno)” (v. Cass., sez. un., 14 gennaio 1997, n. 315).