Variazioni su Temi di Diritto del LavoroISSN 2499-4650
G. Giappichelli Editore

19/02/2020 - Il principio di immutabilità della contestazione.

argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione

Se il licenziamento è fondato su fatti diversi da quelli contestati, è violato il principio di immutabilità della contestazione e il licenziamento è illegittimo. Ciò capita se il recesso è imperniato su pretese violazioni dolose, mentre l’atto di contestazione degli addebiti fa riferimento a condotte colpose.

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Il principio è noto; infatti, si è detto, “in tema di licenziamento disciplinare, il fatto contestato può essere ricondotto a una diversa ipotesi disciplinare (dato che, in tale caso, non si verifica una modifica della contestazione, ma solo un diverso apprezzamento dello stesso fatto), ma l'immutabilità della contestazione preclude al datore di lavoro di fare poi valere, a sostegno della legittimità del licenziamento stesso, circostanze nuove rispetto a quelle contestate, tali da implicare una diversa valutazione dell'infrazione anche tipizzata in modo diverso dal codice disciplinare apprestato dalla contrattazione collettiva, poiché si deve garantire l'effettivo diritto di difesa che la normativa sul procedimento disciplinare dell'art. 7 della legge n. 300 del 1970 assicura al lavoratore incolpato” (v. Cass. 22 marzo 2011, n. 6499).